XVIII Legislatura – Tornata del 27 febbraio 1894
Licata. … da quel disagio economico che in Sicilia colpisce tutti indistintamente, ricchi e poveri, lavoratori e possidenti; dalla miseria generale
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D'altro canto, essendo i possidenti più disagiati, si sono anche trovati meno disposti e meno in grado di fare ai lavoratori le concessioni
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aumentare, sono venuti diminuendo. Da ciò il disquilibrio, da ciò quella condizione di cose che ha reso i lavoratori più accessibili alla propaganda dei
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classe abbiente che nell'interesse dei lavoratori. Io non comprendo come egli abbia potuto duolo. Se egli venisse in Sicilia e vedesse quanto danno ha
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le concessioni accordate, mi pare, a Corleone, ai lavoratori dei Fasci, e la riunione della sala Ragona a Palermo.
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risvegliare in esse il sentimento della modernità, il sentimento dei propri doveri verso i lavoratori.
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detto, perchè gli adunati non si sono interessati abbastanza dei problemi che concernono i lavoratori.
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quell'abuso che si commette a danno dei lavoratori delle miniere, lo svincolo dei canoni enfiteutici mercè un congegno simile a quello delle
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l'istruzione elementare, invece di procedere, come avrebbe dovuto, di pari passo con gli altri progressi morali e materiali dei lavoratori, li ha
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L'abbandono del dazio governativo sulle farine è un ottimo provvedimento, ma è un provvedimento, che attenua fra i lavoratori gli effetti del disagio
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Vi è un comune dove la lotta era tra i civili (possidenti) ed i lavoratori. I lavoratori volevano l'abolizione del dazio sulle farine, sostituendolo
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concentrare in un minor numero di esercizi le spese distribuite in parecchi, per portare un subitaneo sollievo ai lavoratori siciliani, sperando che
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Il senatore Amato-Poiero diceva: «Qui i nostri frugali lavoratori soffrono la fame, non hanno desiderii disordinati, non bramano la fortuna altrui
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lavoratori dell'isola. Il rapporto venne, è vero, sei giorni prima che i passati ministri si ritirassero dal potere. Però il fatto che essi avevano
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circolari e di proclami che venivano distribuiti ed affissi in pubblico sotto l'intestazione: «Fascio dei lavoratori»
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Del resto, voi, onorevole Crispi, avete sciolti in Sicilia tutti i Pasci dei lavoratori, avete arrestato su vasta scala, tanto che le carceri non
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Nè vale il dire che quei moti rivoluzionari erano stati spontanei e quasi legittimi; che quelle popolazioni rurali, quelle classi di lavoratori erano
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